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Emiliano Amici

Il Mondo della Radiestesia

La Radiestesia non va considerata come una pratica magica o esoterica: non serve per prevedere il futuro (così come i Tarocchi ad esempio), non serve per avere contatti con l’aldilà o per interpretare ipotetici messaggi da astratte entità. La Radiestesia consente all’essere umano di ascoltarsi nel contesto della realtà in cui vive e ci consente di collegarci con il suo inconscio. Alcuni esperimenti condotti in America con radiestesisti sottoposti ad elettroecefalogrammi, hanno scoperto come l’operatore radiestresista è in grado di utilizzare tutte le onde cerebrali senza prediligerne una in specifico.


Quali sono i campi di applicazione della Radiestesia?


​I campi di applicazione della Radiestesia sono a dir poco illimitati ed è un valido strumento nella vita di tutti i giorni. Possiamo indagare se un determinato cibo è dannoso o meno, se abbiamo un chakra non equilibrato, se abbiamo delle attitudini professionali da sviluppare, se necessitiamo di Fiori di Bach (e quali) e così via.


Si può applicare la Radiestesia alla Medicina?


​Si. Certo. Esistono medici di altissimo livello che utilizzano la Radiestesia per coadiuvare terapie e cure. Esistono trattati di Radiestesia Medica che sono vere e proprie pietre miliari, esiste addirittura una cattedra di Radiestesia Medica nella iper razionale Francia ma in Italia la Radiestesia non è una disciplina riconosciuta e codificata. Quindi, ci sentiamo di consigliare di evitare l’uso del pendolo per diagnosi mediche, per giudizi su terapie, soprattutto farmacologiche, passate presente e future, per cambiare una cura tradizionale con una cura alternative ecc…


​La Radiestesia si può applicare con successo alla Crescita Personale dell’individuo seguendolo in un percorso di crescita interiore andando ad individuare le aree della vita che possono essere cambiate, migliorate o attenzionate. Partendo dalla situazione energetica personale, si procede scandagliando la persona (anche semplicemente tramite un testimone opportunamente potenziato) grazie all’utilizzo dei “ventagli” radiestesici più adatti.


La Radionica risale addirittura agli inizi del ‘900 quando fu studiato dal celebre neurofisiologo americano Albert Abrams. Secondo George de la Warr, unanimemente conosciuto come il padre della Radionica, è la scienza che studia l’azione della mente sulla materia e l’unione di tutte le cose.


​La Radionica consente all’operatore di operare a distanza grazie a strumenti radiestesici e specifici grafici (grafici, pendoli, simboli, forme) che ci consentono di intervenire su una persona in qualsiasi altra parte del mondo. Lo so, può sembrare assurdo, tuttavia le scoperte della Fisica ammettono che siamo tutti concatenati insieme.


Quali sono i campi di azione della Radionica?


Anche in questo caso i campi di azione della Radionica sono davvero sterminati. In qualsiasi settore è possibile intervenire con questa tecnica che dovrebbe sostituire le normali metodologie di lavoro e di indagine usate dall’uomo.


“Il Fenomeno radiestesico consiste in una interazione tra le radiazioni emesse dall’oggetto in studio e particolari contri recettori esistenti nell’organismo dell’operatore. Lo stimolo fisico, prodotto da queste radiazioni sulla cute e sugli organi di senso, tradotto in stimolo elettrico dall’apparato nervoso, agisce sui centri cerebrali, i quali, a loro volta, agiscono sui muscoli dell’operatore. Costui inconsciamente aziona il pendolo, che funge così da rilevatore della microattività neuromuscolare”

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